Gli studenti del Fermi hanno vinto il Premio Gaber dedicato ai giovani
Il riconoscimento per lo spettacolo teatrale “Siamo tutti alieni”
Cecina Il cantiere teatrale del liceo Fermi ha vinto il Premio Gaber per le nuove generazioni del palcoscenico con lo spettacolo “Saremo tutti alieni”. Inserito tra i cantieri teatrali del “De Filippo”, il percorso formativo condotto da Geometria delle Nuvole, ideato e diretto da Ilaria Fontanelli, è stato realizzato dagli studenti del liceo con la professoressa Alessandra Cristiani. Ragazzi di varie classi, dalla prima alla quinta, si sono ritrovati una volta a settimana dall’inizio dall’anno scolastico per lavorare sulla commedia di Aristofane “La pace” adattandola ai conflitti dei giorni nostri. Ne è nato uno spettacolo che parla di scontri armati, ma anche di contrasti generazionali e di conflitti interiori. Sotto un cartello beffardo con scritto “pace” si snoda un racconto sull’adolescenza, “un mondo fragile e ostinato che reclama il proprio diritto di essere ascoltato”, ma che già respira l’impossibilità di cambiare la società in cui vive. Il progetto è stato presentato al Premio Gaber per le scuole, dal 2009 un punto di riferimento nazionale, superando gli altri candidati: è arrivato primo nella sezione Teatro ma anche nella classifica generale, con un ulteriore riconoscimento per Geometria delle Nuvole. Per l’associazione è il terzo Premio Gaber, conquistato già nel 2017 con uno spettacolo su “Gli uccelli” di Aristofane e nel 2019 con un lavoro sul mito di Icaro. «Quest’anno era necessario e inevitabile parlare di conflitti e farlo senza retorica e buonismi – afferma Fontanelli – come sempre i testi classici ci aiutano a trovare la strada: la commedia di Aristofane è stata la scintilla e l’ispirazione che ha acceso il lavoro ». Il premio con il laboratorio teatrale interclasse ha confermato la scelta pluriennale del “Fermi” per un progetto di alto valore educativo, inserito nell’offerta formativa scolastica. «I linguaggi dell’arte e la pratica teatrale sono strumenti che contribuiscono alla formazione dell’individuo e al benessere degli studenti – aggiunge Cristiani – infatti li aiutano ad aprire la mente, a sviluppare un pensiero alternativo e ad ascoltare, con ricadute positive sulla loro relazione con la scuola e lo studio». Lo spettacolo è andato in scena all’Ordigno con circa 50 ragazzi, compresi gli studenti del laboratorio teatrale di Fontanelli e Davide Salvadori all’istituto “Polo-Cattaneo” ei giovani del cantiere teatrale Magma (20 allievi di 15-23 anni), che al “De Filippo” stanno preparando lo spettacolo “Genesi” per settembre.
Federica Lessi© RIPRODUZIONE RISERVATA
Articolo da “Il Tirreno” del 18.06.2024
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